Ricostruzione La Fenice di Venezia

Le macchine EGT sono state impegnate negli importanti lavori di ricostruzione della Fenice di Venezia, celebre teatro lirico che fu distrutto il 29 gennaio 1996 a causa di un grande incendio, specialmente nella prima fase di messa in sicurezza e in quella appena successiva di ricostruzione.

I lavori furono ultimati per l’inaugurazione di dicembre 2003: l’impegno fu notevole e di lunga durata per mantenere l’antico splendore dell’opera, predisporne la sicurezza e rinnovarne il prestigio.

Impianto idroelettrico di Karahnjukar

Progetto realizzato in collaborazione con l’azienda Salini Impregilo.

Comunicato stampa:

L’impianto idroelettrico di Karahnjukar, situato a circa 90 km a sud ovest dalla città di Egilsstadir, nella regione orientale dell’Islanda, è attualmente il più importante progetto in corso di realizzazione sull’isola. L’obiettivo principale del progetto è la raccolta delle acque di ghiacciaio del fiume Jokulsa a Dal nell’invaso Halslòn, e il successivo trasferimento delle stesse per alimentare una centrale in sotterraneo di 690 MW.L’energia elettrica prodotta sarà utilizzata per il funzionamento del più grande impianto (oltre 350.000 ton/anno) di produzione d’alluminio del paese.
La diga in roccia con paramento di monte in calcestruzzo, alta 193 m, lunga in cresta circa 730 m e con un volume di 8,5 milioni di metri cubi di roccia.
Le opere per la deviazione del fiume sono costituite da: due gallerie lunghe, rispettivamente, 764 m e 845 m, scavate con metodologia tradizionale. Lo scarico di fondo è formato da un pozzo verticale, alto 60 m e del diametro di 5 m, che s’innesta su una delle gallerie di deviazione.
La galleria principale d’adduzione, lunga circa 39 km, scavata per una lunghezza di 35,3 km con tre frese a piena sezione, due macchine con diametro di 7,20 m ed una macchina con diametro di 7,60 m; i restanti 3,7 km scavati con metodo tradizionale. Saranno inoltre scavate tre gallerie di servizio, una galleria secondaria d’adduzione e una galleria di drenaggio per complessivi 16,6 km, oltre a due camere delle valvole in caverna del volume complessivo di 13.425 m³.

PRINCIPALI DATI TECNICI:
Rilevati diga in roccia: 8.455.000 m3
Calcestruzzi: 178.050 m3
Scavi in sotterraneo: 2.300.000 m3
Calcestruzzi in sotterraneo: 50.850 m3

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Linea Alta Velocità Bologna-Firenze

Dal 1996 al 2009 le macchine EGT sono state impegnate nell’enorme progetto che ha portato alla realizzazione della Linea Alta Velocità tra Bologna e Firenze, gestita da Rete Ferroviaria Italiana.

Diverse macchine modello EGT Tunnel Drill sono state utilizzate per la trivellazione di 9 gallerie e 6 viadotti, tra cui i principali sono:

• la galleria di Vaglia, la più lunga della linea con uno sviluppo di 16,752 km;
• la galleria di Firenzuola, lunga 15,211 km;
• la galleria Raticosa, lunga 10,363 km;
• la galleria di Pianoro lunga 10,760 km;
• la galleria Monte Bibele lunga 9,101 km;
• il viadotto Sieve, lungo 641 metri, si sviluppa nel comune di S. Piero a Sieve consentendo l’attraversamento della valle del Fiume Sieve.

Galleria San Gottardo di Bodio-Pollegio

Le macchine EGT sono state le prime a lavorare nella galleria del cantiere AlpTransit San Gottardo di Bodio-Pollegio, in collaborazione con la ditta Fondazioni Speciali.


Comunicato stampa del 25.11.2002:

Al cantiere di Bodio-Pollegio di AlpTransit San Gottardo SA, con l’abbattimento dell’ultimo diaframma tra la Ganna di Bodio e la galleria in roccia nel tubo ovest, ha avuto luogo il primo “traforo” nella galleria di base del San Gottardo. Eseguiti dal Consorzio Matro (Pizzarotti S.p.A., Muttoni SA, Ferrari SA, Fondazioni speciali s.r.l.), i lavori nella tecnicamente impegnativa “tratta in materiale sciolto” della lunghezza di circa 400 metri erano iniziati nel settembre del 2000.

La “tratta in materiale sciolto” alla Ganna di Bodio è la parte tecnicamente più impegnativa del comparto di Bodio. La galleria del San Gottardo attraversa una zona di frana della lunghezza di ca. 420 metri, che viene superata mediante la tecnica di avanzamento con gli infilaggi e previo consolidamento del materiale sciolto. Lo scavo è relativamente lento, se paragonato al metodo del brillamento e all’avanzamento mediante fresatrice. I lavori alla tratta in materiale sciolto erano iniziati nel settembre del 2000. Gli scavi al fronte avevano preso avvio nel gennaio 2001.

Per evitare inizialmente la zona in materiale sciolto e iniziare da subito con i lavori nella galleria in roccia, a Bodio è stato realizzato dapprima un cunicolo d’aggiramento, con il quale si raggiunge l’asse della galleria di base del San Gottardo. Da lì (“zona di incrocio”) si è poi proceduto in direzione nord (caverne di montaggio delle fresatrici) e verso sud, fino a lambire la zona in materiale sciolto. Il traforo odierno avviene nel tubo ovest. I lavori della “zona in materiale sciolto” alla Ganna di Bodio sono stati eseguiti dal Consorzio Matro (Muttoni SA, Pizzarotti S.p.A., Ferrari SA, Fondazioni speciali s.r.l.).

Dopo l’abbattimento dell’ultimo diaframma roccioso nel tubo est, nelle prossime settimane seguirà il traforo nell’altro tubo. Successivamente sarà invece gettata la platea. In questa parte dell’opera i lavori termineranno entro l’estate del 2003.

La realizzazione della galleria di base ferroviaria del San Gottardo (misurerà 57 Km di lunghezza tra Bodio ed Erstfeld) proseguono nei tempi e nei costi previsti, senza finora far registrare incidenti di rilievo sul lavoro.

 

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